Formazione "il FIGLIO dell'UOMO" ARGOMENTO dalla STAMPA QUOTIDIANA

FORMAZIONE

il FIGLIO dell'UOMO

ONLUS - ASSOCIAZIONE CATTOLICA

E-mail: studiotecnicodalessandro@virgilio.it

Siti Internet: http://www.cristo-re.eu ; http://www.maria-tv.eu ;

http://www.vangeli.net ; http://www.mondoitalia.net ;

http://www.web-italia.eu ; http://www.engineering-online.eu;

2009 dal 5 al 12 Aprile

8a SETTIMANA MONDIALE della Diffusione in Rete Internet nel MONDO de

" i Quattro VANGELI " della CHIESA CATTOLICA , Matteo, Marco, Luca, Giovanni, testi a lettura affiancata scarica i file cliccando sopra Italiano-Latino Italiano-Inglese Italiano-Spagnolo

L'ARGOMENTO DI OGGI

Aderite all"

ORDINE LAICO dei " CAVALIERI del FIGLIO dell'UOMO" per VIVERE il VANGELO, Diventate CAVALIERI del FIGLIO dell'UOMO vivendo la Vostra VITA in FAMIGLIA e sul LAVORO secondo VIA, VERITA' VITA

dai GIORNALI di OGGI

Misure anticrisi: gli Usa spendono il doppio di Eurolandia

2009-01-22

Ingegneria Impianti Industriali

Elettrici Antinvendio

ST

DG

Studio Tecnico

Dalessandro Giacomo

SUPPORTO ENGINEERING-ONLINE

                                         

 

 

L'ARGOMENTO DI OGGI

 

 

       

 

CORRIERE della SERA

per l'articolo completo vai al sito

http://www.corriere.it

2009-01-28

 

 

REPUBBLICA

per l'articolo completo vai al sito

http://www.repubblica.it/

2009-01-28

 

 

 

 

L'UNITA'

per l'articolo completo vai al sito

http://www.unita.it

2009-01-28

 

 

 

 

 

 

il SOLE 24 ORE

per l'articolo completo vai al sito

http://www.ilsole24ore.com

2009-01-22

Misure anticrisi: gli Usa spendono il doppio di Eurolandia

di Mario Margiocco

22 gennaio 2009

Bce: la crisi durerà a lungo In Cina crescita in forte frenata

Quattromila miliardi di dollari negli Stati Uniti, duemila di euro, cioè 2.700 di dollari in Eurolandia. Anche se i calcoli possono variare sensibilmente soprattutto nel caso americano, questi sono gli ordini di grandezza effettivamente impiegati finora dalle due banche centrali e dai Governi per fare fronte alla crisi dei mutui del 2007, alla crisi creditizia globale del 2008 e ora alla Grande Recessione del 2009.

Oltre alla disparità delle cifre in due economie non troppo lontane l'una dall'altra, vi sono anche profonde disparità di strumenti disponibili, visto che gli Stati Uniti possono rispondere anche creando moneta, come stanno facendo, mentre l'Europa dell'euro è condizionata dalla politica monetaria della Bce che esclude per statuto l'utilizzo della tipografia. Una debolezza pericolosa secondo molti in questa fase, ma non necessariamente secondo Barry Eichengreen, uno dei massimi studiosi di politica e storia monetaria.

Nel caso americano esistono varie stime sullo sforzo fatto finora, ma tutte alla fine concordano nell'indicare in una forbice fra i 3.300 e i 4.600 miliardi di dollari quanto effettivamente impiegato, e in una cifra grossomodo doppia quanto già stanziato o indicato come disponibile per il prossimo futuro.

 

Gli investimenti americani

Nella quota impiegata, 3,3-4,6mila miliardi, non tutto è a fondo perduto. La cifra comprende in misura notevole anche anticipazioni di liquidità da parte della banca centrale, garanzie sui depositi, eccetera. Cifre quindi che in parte rilevante, se non nella totalità, dovrebbero a un certo punto essere recuperabili, non dimenticando però che molta liquidità è stata concessa dalla Federal reserve accettando come collaterale titoli dal dubbio valore che prima della crisi non potevano essere presentati allo sportello dei finanziamenti al sistema.

I 3,3 mila miliardi sono stati calcolati da Cnn e Fortune, i 4,6 da Bloomberg e da vari operatori. Siamo nell'ordine, o ben sopra, di quanto speso dagli Stati Uniti, in dollari rivalutati a oggi, per finanziare la Seconda guerra mondiale, che costò 3.600 miliardi.

 

I calcoli degli impegni europei

Per l'Europa il calcolo più aggiornato è quello diffuso mercoledì da Elga Bartsch di Morgan Stanley International, a Londra. Escludendo nuovi interventi a sostegno delle banche, che stanno maturando in Francia, Germania, Belgio e probabilmente altrove, ed escludendo naturalmene gli automatismi di spesa degli stabilizzatori automatici del sistema europeo assai più ampi di quelli americani, le decisioni discrezionali di stimolo all'economia ammontano a 150 miliardi di euro da impiegare nel 2009/2010 (in gran parte nel primo anno), più 200 miliardi già utilizzati o accantonati per ricapitalizzazioni bancarie, più 1.700 miliardi di euro per garanzie sui depositi bancari e simili.

Il più consistente pacchetto di stimolo è quello tedesco, che complessivamente mette in campo (finora) 70 miliardi di euro nei due anni, l'equivalente quasi del 3% del Pil. In rapporto al Pil il più consistente è quello spagnolo , pari al 3,5%, e il più piccolo quello italiano, pari allo 0,2 per cento.

I rischi per famiglie e imprese e Governi indebitati della zona euro

Il deficit complessivo di Eurolandia è destinato a salire quest'anno al 3,7% del Pil. Il debito pubblico alla cifra record del 76% a fine 2010. Il netto aumento del debito pubblico è destinato a protrarsi a lungo, aumentando la fragilità di vari sistemi pensionistici.

Nell'area euro, le risposte dei sistemi economici nazionali alle misure di stimolo possono essere assai diverse, dipendono da vari fattori come il livello di investimenti nelle infrastrutture, la propensioni delle famiglie al risparmio, l'indebitamento delle imprese eccetera. Per l'analisi Morgan Stanley, e per altri che al momento stanno valutando la tenuta del sistema monetario comune considerandolo ad alto rischio, l'impossibilità per i Governi di usare la leva monetaria per inflazionare il debito (l'inflazione alta riduce il peso del debito che viene rimborsato al valroe nominale) lascia aperta un'unica via: il doverlo ripagare ad alto prezzo. Questo nel caso di famiglie, imprese, e dello stesso debito pubblico. Le più deboli economie dell'euro, continuano molti, ne usciranno distrutte e costrette ad abbandonare la moneta unica.

Perde forza la tesi della fine dell'euro

"Questa tesi della fine dell'euro è sempre partita all'idea di uno choc asimmetrico che colpiva l'area euro in modo diverso da Paese a Paese, e che avrebbe richiesto in principio politiche monetarie diverse", sostiene Eichengreen, docente a Berkeley, in un'analisi presentata due giorni fa (Was the euro a mistake?). Ma mentre lo shock finanziario 2008 è stato asimmetrico, quello produttivo del 2009 è simmetrico, tutti i Paesi sono colpiti più o meno in ugual misura. "E questo significa che una politica monetaria comune è appropriata". La situazione di tutti i Paesi euro sta spingendo verso un allentamento della politica monetaria e un indebolimento dei valori di cambio. La Bce non dovrà affrontae quindi situazioni divergenti. I Paesi che hanno un margine di bilancio più ampio, come la Germania, conclude Eichengreen, possono stimolare di più l'economia e questo andrà anche a vantaggio degli altri.

 

 

 

 

 

 

 

per l'articolo completo vai al sito

2009-01-28

http://www.avvenire.it

http://www.lastampa.it/redazione/default.asp

http://www.italysoft.com/news/famiglia-cristiana.html

http://www.italysoft.com/news/il-punto-informatico.html

 

 

per l'articolo completo vai al sito

2009-01-28

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_homepage_03.php?IDCategoria=1

http://www.ilgiornale.it/

http://www.vatican.va/news_services/or/home_ita.html

 

 

 

 

 

 

per l'articolo completo vai al sito

2009-01-28

http://www.europaquotidiano.it/site/engine.asp

http://www.gazzetta.it/

http://www.corrieredellosport.it/

http://www.wallstreetitalia.com/

per l'articolo completo vai al sito

2009-01-28

http://www.panorama.it/

http://espresso.repubblica.it/

http://www.sorrisi.com/sorrisi/home/index.jsp

http://www.sanpaolo.org/fc/default.htm

 

per l'articolo completo vai al sito

 

 

 

per l'articolo completo vai al sito

2008-10-31

 

 

 

 

 

 

 

 

per l'articolo completo vai al sito

2008-10-31

 

per l'articolo completo vai al sito

2008-10-31

 

Vai alla HOME PAGE

Edito in Proprio e Responsabile STUDIO TECNICO DALESSANDRO GIACOMO

Responsabile Per. Ind. Giacomo Dalessandro

Riferimaneti Leggi e Normative : Michele Dalessandro - Organizzazione, impaginazione grafica: Francesca Dalessandro